E’ giusto perdonarsi?
Se in una vita di coppia non si impara a perdonarsi, difficilmente si potrà restare a lungo insieme.
Che cosa significa perdonarsi nella vita di coppia? E quante volte ci si può perdonare? E il rapporto di coppia può ritornare ad essere quello di prima o sarà per sempre segnato dalla ferita di ciò che ha turbato la sensibilità di chi è stato tradito, ingannato o offeso? Inizio nel dire che il primo perdono da offrire all’altro è quello di essere diverso da noi. Da innamorati la diversità è attrazione; quando l’innamoramento diminuisce d’intensità, diventa motivo di conflitto. Perdonare all’altro di non essere quell’anima gemella tanto sognata e desiderata è il primo passo da compiere per non cadere nella trappola del risentimento e della sempre più crescente irritazione che deriva dal dover vivere insieme ad una persona che non è come noi vorremmo che fosse. Se in una coppia s’impara ad accettare la diversità altrui, una buona fetta di incomprensioni e delusioni cessano di esistere e si è più inclini a comprendere l’universo altrui piuttosto che giudicarlo. Un altro perdono da offrire è quando il partner commette degli sbagli e ci ferisce senza averne l’intenzione; ciò può accadere per delle condizioni psicologiche derivanti dalla sua storia di crescita che lo ha reso persona immatura o incapace di comprendere la natura dei nostri bisogni, desideri o aspirazioni più profonde. Ad esempio, vi sono uomini che non sanno esprimere i loro sentimenti con gesti o parole, proprio perchè sono cresciuti in famiglie prive di alfabetizzazione affettiva. Il perdono è necessario, in questa situazione, se si desidera aiutarli a maturare, perchè accusare o rimproverare l’altro per la mancanza di attenzione affettive non risolve il problema ma, al contrario, l’accentua. Sostenere il proprio partner in un percorso di maturazione psicologica e affettiva è segno di una capacità d’amore che va oltre la mancata risposta ai propri legittimi bisogni umani. Se poi l’altra persona si rifiuta di fare questo percorso, occorrerà valutare la situazione e prendere gli opportuni provvedimenti. Infine, il perdono più impegnativo deriva dal tradimento, dall’offesa, dalla mancanza di rispetto per la propria persona. E’ giusto perdonare o è più giusto troncare la relazione? Non esiste una risposta univoca. Ad esempio, se il tradimento è stato cercato e intenzionalmente voluto ha un peso enorme. Se, al contrario, è segno di un momento di cedimento, di fragilità o derivante da un bisogno (e non mi riferisco solo a quello sessuale) non soddisfatto all’interno della vita di coppia, può divenire l’occasione, per entrambi, per rimettersi in gioco e per rafforzare la propria unione alla luce di una nuova consapevolezza. Vi sono tradimenti terapeutici per la vita di coppia che non solo non lasciano il segno, ma tracciano una nuova via per una più solida e felice vita a due. Una coppia può tornare a crescere e a rafforzare la propria unione solo se il perdono è profondo, autentico e capace di cancellare le tracce della paura, della rabbia, del risentimento o della sfiducia che l’evento traumatico ha generato. Vi sono situazioni in cui perdonare non è per niente facile. Aggiungo che se l’altra persona continua a ferire, a tradire, a ingannare o a rimanere in uno stato di immaturità il perdono da solo non basta affinché in quella vita di coppia ritorni a splendere la gioia, l’armonia e la serenità.
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