Un genitore educa se fa crescere i propri figli.
E’ del tutto naturale che nel corso della crescita genitori e figli debbano affrontare il tema della separazione.
Intorno all’ottavo mese di vita (a volte un po’ prima, altre un po’ dopo) compare nei bambini la cosiddetta “angoscia da separazione“, che nasce dal timore di essere abbandonato e che si manifesta con proteste più o meno accentuate nel momento in cui la figura di riferimento più significativa (di solito la mamma) si allontana. Questo fenomeno è del tutto naturale e fa parte del cammino di crescita verso l’autonomia e la formazione di una solida identità personale. La separazione produce paura e ansie sia nel bambino che nell’adulto. Le ricerche su questo fenomeno ci hanno fatto comprendere che più il genitore è psicologicamente maturo e affettivamente equilibrato, più è capace di tollerare il distacco e di rassicurare il bambino. Per favorire questo processo è fondamentale che i genitori siano pronti a facilitare il momento del distacco mostrandosi sereni e felici che questo avvenga, perchè come è scritto nella Bibbia: “Lascerai la terra di tuo padre e di tua madre per abitare terre nuove“. L’angoscia da separazione avviene in diversi stadi dell’evoluzione umana: otto mesi è solo il primo, poi vi è l’entrata nella scuola dell’infanzia (o al nido), la scuola primaria e le medie. Infine, avviene quando un figlio esce di casa per andare a studiare all’università, per lavoro o altri motivi (convivenza, matrimonio, spostamento in un’altra città, ecc).
Come superare l’angoscia da separazione? Con la saggezza dell’età adulta ela consapevolezza di ciò che è bene per i propri figli.
In ognuna di queste fasi quella precedente prepara quella successiva. Se un bambino vive male (e i genitori insieme a lui) la prima fase, diventerà sempre più angosciante per lui staccarsi dalla madre o dalla sua famiglia. Egli tenderà a manifestare questo suo disagio con pianti, proteste, irrequietezza, disturbi alimentari o sonno disturbato: sono tutte manifestazioni di una normale paura che la mamma non torni più, una volta che si è allontanata. Crescendo egli diventerà un soggetto insicuro e poco socializzante, con la tendenza a rimanere in casa per la paura di allontanarsi da casa, il luogo in cui egli si sente protetto e sicuro. Come superare l’angoscia da separazione? Innanzitutto, bisogna lavorare su di sé, sapendo che educare è desiderare che un figlio cresca forte dentro, intraprendente, coraggioso e libero dalle catene delle paure. In secondo luogo, lavorando sulla natura del legame relazionale, perchè è proprio quando un figlio sente dentro di sé la presenza del genitore che può allontanarsi più serenamente, sapendo che si tratta di un arrivederci e non di un addio. Ad esempio, se è un bambino piccolo gli si può dare qualche oggetto transizionale come una bambola, un peluche o un altro oggetto per lui significativo. Se si allontana per una vacanza o un campo scuola, gli si dice che ogni sera ci si sentirà al telefono, che se ha bisogno di qualcosa noi potremo sempre andare a trovarlo e descrivendogli con entusiasmo tutto quello che potrà vivere, magari raccontando di come noi abbiamo vissuto alla sua età questa esperienza. Come superare l’angoscia da separazione? Con la saggezza dell’età adulta, la consapevolezza di ciò che è bene e la forza dell’amore che unisce a qualsiasi distanza le persone che si amano. E infine: ma quanto bello sarà il potersi riabbracciare?
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