La maggior parte di noi crede di conoscersi, ma è veramente così?
Una sana comunicazione è quella che parte da se stessi, perché solo in questo modo possiamo evitare di proiettare sul prossimo le ombre dei conflitti interni.
La comunicazione inizia con se stessi. La comunicazione con gli altri non può prescindere dalla comunicazione con noi stessi, dal saper ascoltare ciò che il nostro corpo, le nostre emozioni e la nostra mente ci comunicano in un flusso continuo di messaggi. Dedichiamo molto tempo a ricevere informazioni dal mondo esterno ma decisamente meno nel prenderci uno spazio di silenzio in cui cogliere la realtà del nostro mondo interno. Nella misura in cui siamo in armonia o in disarmonia con noi stessi determiniamo l’esito positivo o negativo di una comunicazione interpersonale. Imparare a migliorare la comunicazione intrapersonale è la base per instaurare delle relazioni più sane ed equilibrate. Ogni volta che decidiamo di prenderci cura della nostra persona aumentiamo la conoscenza di noi stessi, diventando degli esploratori dei nostri mondi interiori che si riflettono su quelli altrui. Credere di conoscersi porta alla non conoscenza, poiché è proprio quando diamo per scontata la conoscenza di noi che smettiamo di crescere e di prendere consapevolezza del nostro mondo interno. Ad esempio, siamo consapevoli dei nostri conflitti interni? A ben guardare più che comunicare veramente con un’altra persona a volte comunichiamo con i nostri conflitti e fantasmi interiori che proiettiamo sugli altri come se fossero uno schermo cinematografico. In questo modo non incontriamo l’altro nella sua unicità, nei suoi bisogni e nella sua realtà, evitando così di stabilire un rapporto autentico ed empatico.
La comunicazione è come respirare. Spesso respiriamo male e questo produce dei danni.
La comunicazione è come respirare. Spesso respiriamo male e questo produce dei danni. Come i nostri polmoni sono il bagagliaio di un automobile da riempiere di valigie partendo dal fondo, così la comunicazione dovrebbe partire dalla zona intima del nostro essere per raggiungere con maggiore consapevolezza l’altro. Se siamo oppressi da frustrazioni, rabbie represse, paure, ferite o traumi rimossi riverseremo tutto ciò soprattutto all’interno delle relazioni affettive più importanti. Una comunicazione è efficace quando è libera da tutto ciò che ci rende schiavi di un passato doloroso, esprimendo un rapporto fiducioso con la vita e una radiosa apertura verso se stessi e il prossimo. La chiusura, la sfiducia, la diffidenza, il senso d’ostilità verso il prossimo sono tutti elementi che tracciano i segni di un percorso relazionale vissuto in modo difficile o doloroso. Ed è proprio per questo che la comunicazione inizia con se stessi, sapendo che non è mai troppo tardi per imparare oggi ciò che non ci è stato insegnato ieri.
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