La comunicazione nella vita di coppia è come danzare: bisogna imparare a muoversi con passi diversi nella stessa melodia.
– Mio marito è sordo. – Non sente mai quello che gli comunico. – Lei discute ogni argomento fino alla nausea. – Quando gli chiedo qualcosa, si mette sempre sulla difensiva. – È mai possibile che deve trasformare tutto in un litigio? – E’ proprio testardo… Non vuole neppure prendere in considerazione quello che gli voglio dire. – Non è questo che intendevo dire.
Queste sono tutte affermazioni tipiche di coppie in crisi a livello relazionale. Possono rispecchiare semplicemente l’incapacità a comunicare, ma anche indicare che ci sono dei problemi di fondo più profondi. Anche nelle coppie in cui c’è solo qualche lieve difficoltà di comunicazione possono esserci grossi malintesi. Questi portano spesso alla frustrazione, alla rabbia e all’incomprensione. Tutto ciò mette in moto il circolo negativo della comunicazione, dove tutto sembra essere complicato come si camminasse sul ghiaccio e si cadesse in continuazione. Per avere una buona comunicazione non basta rendere comprensibili le proprie idee, ma occorre comprendere ciò che l’altro sta comunicando. C’è chi parla in maniera vaga o indiretta e tutto ciò induce il partner a passare a conclusioni sbagliate o ad ignorare il reale contenuto del messaggio.
L’abbraccio più bello è quello che nasce dalla sensazione di sentirsi intimamente compresi.
Il fenomeno più frequente è il fraintendimento del messaggio che genera il più alto senso di frustrazione nella vita di coppia: il sentirsi incompresi. Perché la comprensione è importante? Perché è da essa che nasce il senso dell’intimità “psicoaffettiva”, il sentirsi parte nella vita interiore dell’altro. Se un partner non è in grado di comprendere i reali bisogni, le aspirazioni più profonde o i desideri dell’altro, genera un senso di estraneità da cui può nascere la rabbia o la chiusura. Ed è proprio per questo che la capacità di essere trasparenti, aperti ed ematici garantisce un elevato livello di intimità relazionale. L’apertura indica la capacità di eliminare i propri meccanismi di difesa, che scattano quando ci si sente minacciati, poiché l’atteggiamento difensivo impedisce la creazione di un’intimità nella vita di coppia. La trasparenza indica la capacità di essere diretti nel comunicare ciò che si sente e ciò che si pensa, senza la paura di essere accusati, ridicolizzati o manipolati per ciò che si comunica. L’empatia indica non solo la capacità di comprendere ciò che l’altro realmente pensa, ma soprattutto ciò che l’altro realmente “sente” a livello inconscio. Infatti, spesso un partner non si rende conto di ciò che scorre dentro di sé e l’ascolto empatico lo aiuta a prendere coscienza di ciò che lo affligge o di cui avrebbe realmente bisogno per progredire nel suo approccio affettivo.
A volte amarsi non è sufficiente se non si è capaci di stabilire una profonda comunicazione nella vita di coppia.
Uno studio ha posto in luce notevoli differenze, quanto alla comprensione della comunicazione, fra le coppie che hanno un buon adattamento coniugale e quelle in difficoltà. Nei matrimoni infelici la decodificazione dei messaggi del coniuge era assai meno precisa che in quelle riusciti. Particolarmente rivelatore è stato il fatto che le coppie infelici riuscissero invece a decifrare altrettanto bene i messaggi provenienti da persone estranee. Questo risultato fa pensare che l’intero processo della comunicazione, che fuori dal matrimonio funziona bene, nelle coppie in crisi esce in qualche misura dal binario. I malintesi generalmente non hanno le loro radici in una certa cronica deficienza di comunicazione con tutti, ma sono propri del turbamento del rapporto coniugale. Ed è proprio per questo che é sempre possibile migliorare la capacità di comunicare all’interno della vita di coppia.
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E’ vero, la frustrazione maggiore viene dal non sentirsi intimamente compresi.. Personalmente credo che nella comunicazione con il partner si abbia più paura di mostrarsi per quello che si è perchè ci si sente più vulnerabili, e in fondo si teme sempre di non essere pienamente accettati. Leggevo di recente però che l’uomo e la donna sono profondamente diversi nella loro percezione degli eventi e sono differenti anche le aree del cervello maggiormente sviluppate, forse tenere conto di questa diversità potrebbe aiutarci ad instaurare una comunicazione migliore. Grazie per questo spazio e buon fine settimana!