Il rischio di ogni coppia è l’immobilità.
Una coppia cresce quando ogni giorno sa incontrarsi con lo sguardo della curiosità e il desiderio di continuare a stupirsi insieme.
C’è un rischio per ogni coppia che inizia il suo cammino: quello di cadere nella trappola delle statue di sale. Che cosa significa? Quando ci si incontra per la prima volta e scatta l’innamoramento reciproco, una coppia entra nella dinamica dell’eccitazione conoscitiva. Ogni istante è vissuto nel desiderio di conoscersi e nello stupore di trovare similitudini, nonché di apprezzare le rispettive differenze. I primi mesi sono tutti dedicati all’esplorazione del mondo altrui, al mettersi in gioco, all’avventurarsi in una terra straniera con lo stesso entusiasmo di un bambino che per la prima volta entra in un parco dei divertimenti o fa una nuova esperienza. In questa fase non c’è posto per la noia, per l’abitudinarietà, per la critica denigratoria, per l’insofferenza verso dei comportamenti che più avanti incominceranno a diventare fastidiosi sino a trasformarsi in insopportabili. Aggiungiamo che il fattore dell’attrazione reciproca e del sentirsi totalmente presi da questa chimica emozionale facilitano un rapporto tendenzialmente sereno, idilliaco e colmo di sensazioni positive. Insomma, tutto è fonte di gratificazione reciproca e di uno stare meravigliosamente bene insieme. L’innamoramento è decollare, ma più si va avanti e più si ritorna a terra dove i limiti dell’altro, le aspettative non soddisfatte, l’insorgenza di qualche problema, la diminuzione dell’effetto sorpresa e la routine, impoveriscono la spinta a guardarsi ogni giorno con occhi nuovi. Ed ecco che del partner si incomincia a conoscere tutto quello che è già emerso, trasformandolo in una statua di sale inamovibile. Lui diventa egoista e insensibile, lei fredda e nervosa, lui è preso solo dai suoi interessi e lei dai suoi figli (sono solo alcuni esempi generici). Quando il proprio partner è definito in modo assoluto con alcuni termini, ecco che non si sa più vedere oltre e comprendere che le sue qualità sono solo state sommerse da una vita di coppia poco gratificante e incapace di rinnovare lo stupore dell’innamoramento iniziale. Una volta che si è arrivati a vedere l’altro in modo statico la relazione si avvita su stessa assumendo i connotati di un conflitto permanente che aumenta lo stato d’insoddisfazione reciproca. Come se ne esce? Semplicemente distogliendo lo sguardo dalla statua di sale per ridare nuovo slancio alla vita di coppia partendo dall’ascolto dei bisogni altrui e assumendo un atteggiamento di fiducia, di apprezzamento e di lode nei confronti del partner. I momenti di crisi sono importanti, perchè offrono l’opportunità di rinnovarsi dentro e di scoprire nuove possibilità di comunicazione. Se da soli non siamo capaci possiamo farci aiutare e confrontarsi con coppie che hanno già vissuto e attraversato questa valle delle statue di sale.
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